Promettono perdita di peso, ma inducono al suicidio: occhio a questi farmaci | Sono pericolosissimi

In commercio ci sono alcuni farmaci che promettono perdita di peso, ma hanno un effetto collaterale gravissimo: inducono al suicidio.

Per perdere peso è necessario curare la propria alimentazione e svolgere una regolare attività fisica. Se non ci sono problemi di salute o disfunzioni ormonali, correggere il proprio regime alimentare adottando una dieta ipocalorica dovrebbe essere sufficiente per vedere i primi risultati.

Quali farmaci dimagranti portano pensieri suicida
Questi farmaci sono un danno per chi li assume – Oltreradio.it

Perdere peso non è facile, bisogna modificare le proprie abitudini alimentari e il proprio stile di vita. Si tratta di un sacrificio notevole che però produce una serie di effetti benefici per la mente, per il corpo e per la salute dell’intero organismo. Tuttavia, il sacrificio che si cela dietro la perdita di peso spesso scoraggia le persone che, pur essendo attratte dall’idea di una forma fisica migliore, non hanno la forza e la volontà per correggere le proprie abitudini.

Per questo motivo, alcune persone si fanno convincere ad utilizzare dei farmaci che promettono un dimagrimento facile con poco sforzo. Ma attenzione: in commercio che sono alcuni medicinali che, oltre a far perdere peso, presentano degli effetti collaterali molto gravi.

Così come comunicato in una nota ufficiale dell’Agenzia Europea del farmaco, alcuni medicinali venduti per la perdita di peso, indurrebbero al suicidio. Il Comitato Prac ha avviato una revisione su questi prodotti, ma nel frattempo i consumatori devono fare molta attenzione.

I farmaci conosciuti come antagonisti del recettore G-lp1

Ad oggi, sono state registrate circa 150 segnalazioni di soggetti che, sottoponendosi a terapie con medicinali di questo tipo, hanno mostrato segni di autolesionismo e pensieri suicidi.

farmaci dimagranti con gravi effetti collaterali
Perché questi farmaci inducono al suicidio – Oltreradio.it

I medicinali in questione vengono utilizzati sia per la perdita di peso che per il trattamento del diabete di tipo 2. Al momento le autorità stanno analizzando il medicinale per capire esattamente qual è il motivo per il quale i soggetti che ne fanno uso mostrano disturbi comportamentali.

Ricordiamo che i farmaci somministrati per la cura del diabete di tipo 2 sono principalmente a base di metformina, che raramente può aumentare il rischio di acidosi lattica. Questo fenomeno si verifica quando l’acido lattico si accumula nel sangue più velocemente rispetto a quanto possa essere rimosso dall’organismo.

Ad oggi, l’Ema ha chiaramente specificato che la metformina contenuta nel medicinale non presenta gravi controindicazioni, per coloro che hanno una funzione reale in moderatamente ridotta. In sostanza, è possibile somministrare anche a questi pazienti il medicinale, con particolare attenzione al dosaggio e al monitoraggio. Il farmaco resta comunque contro indicato per i pazienti che hanno una grave disfunzione renale.

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