Disinformazione, quanto ci sei dentro? Lo scopri con un test

Gli ultimi anni hanno visto proliferare meccanismi di propaganda e fake news: ecco un test per capire se ci caschiamo di solito o meno

Lo sviluppo di internet ha senza dubbio contribuito alla maggiore circolazione delle notizie e questo è un merito innegabile. Questo non significa, però, che tutte le notizie che circolano liberamente sul web siano notizie vere, affidabili e attendibili. Tutti noi, infatti, siamo esposti alla disinformazione, più di quanto si possa pensare.

Web e fake news
Quanto siamo esposti alla disinformazione? Foto: Ansa – (oltreradio.it)

Da sempre le armi della propaganda sono tra le più forti ed efficaci. E negli ultimi anni abbiamo visto a una progressiva, inarrestabile, accelerazione della creazione di notizie false, a cominciare dagli anni della pandemia da Covid-19, quando sono proliferate le fake news relative a contagi, zone rosse, check point sui territori e, ovviamente, tutta la disinformazione creata sul tema dei vaccini.

Finita l’epoca della pandemia è iniziata, quasi subito, quella della guerra. Il conflitto in Ucraina, scatenato dalla Russia di Vladimir Putin, si gioca, evidentemente, anche sui temi di propaganda, disinformazione e fake news, soprattutto tramite alcuni canali Telegram. Insomma, siamo bombardati da informazioni false che sono ulteriormente pericolose non solo per la falsità, ma perché, in realtà, sono condite da una patina di verosimiglianza che spinge tanti a crederci. Scopriamo allora quanto siamo esposti alla disinformazione con un semplice test.

Quanto siamo esposti alla disinformazione?

A condurre uno studio che consta di un quiz per stabilire il livello di esposizione alla disinformazione è YouGov in collaborazione con una squadra di ricercatori dell’Università di Cambridge diretta dallo psicologo Rakoen Maertens. Il test è stato definito “misinformation susceptibility test” (MIST) ed è molto semplice e intuitivo da effettuare, peraltro in pochi minuti. Chi lo ha elaborato lo definisce il primo test sulla disinformazione creato su basi psicologiche.

Test per capire quanto siamo esposti alla disinformazione
Chi è più credulone? Il risultato del test vi sorprenderà foto: Ansa – (oltreradio.it)

Il test propone 10 titoli reali e 10 falsi generati dall’intelligenza artificiale sulla base dei titoli che abitualmente si trovano online. Chi risponde al sondaggio non deve far altro che dire se ritiene il titolo vero o falso. Un sondaggio riservato specificamente alla platea degli Stati Uniti e del Regno Unito, ma che può essere affrontato anche dai lettori italiani. Per il pubblico statunitense, il 65% delle risposte è risultato corretto e forse vi sorprenderà sapere che chi ha sbagliato di più è il pubblico giovane e non gli over 65 che di solito sono considerati maggiormente creduloni. 

Il test ha dunque scoperto che gli americani riconoscono il reale dai titoli falsi per due terzi delle volte, ma i risultati peggiori sono gli under 30 che trascorrono la maggior parte del tempo online. Oltre 8.000 i partecipanti. L’indagine ha anche analizzato i canali attraverso i quali gli intervistati ricevono le notizie: oltre il 50% di coloro che hanno ricevuto le notizie dall’Associated Press o da organi di stampa tradizionali ha ottenuto punteggi elevati.  I social media avevano il pubblico delle notizie più suscettibile alla disinformazione. Circa il 53% di coloro che hanno ricevuto notizie da Snapchat ha ricevuto punteggi bassi, con solo il 4% che ha ottenuto punteggi alti. E lo stesso vale anche per gli altri social come Facebook, Instagram e Twitter.

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